Attentati contro CUBA!

Il 6 ottobre del 1976 un aereo della Cubana de Aviación si incendiò e precipitò in mare perchè dei terroristi avevano posto a bordo delle bombe: morirono 73 persone tra passeggeri ed equipaggio. Tra di loro la squadra giovanile di scherma di Cuba  al completo che aveva appena vinto il IVº Torneo Centro Americano a Caracas.



















Chi aveva organizzato quell’attentato terribile ed era stato pagato dalla mafia cubano americana di Miami e dalla CIA è appena stato liberato dalla ex presidentessa Mirella Moscoso a Panama, dove Luis Posada Carriles e tre suoi complici di mille azioni terroristiche erano sotto processo per aver tentato di uccidere Fidel Castro e migliaia di persone con lui con una carica di esplosivi nell’Università di Panama, quattro anni fa.



















Mirella Moscoso, personaggio bieco e complice degli assassini ha dato via libera e il governo degli Stati Uniti altrettanto complice degli assassini e protettore del terrorismo, li ha accolti nel suo territorio a Miami come grandi uomini.

Luis Posada non si sa esattamente dove sia, ma si suppone che anche lui viva bene e in libertà negli USA, perchè è uomo della CIA e ha l’impunità per ogni genere di delitto.

Le famiglie di tutti quei cubani morti in quell’attentato così doloroso che fece piangere tutta Cuba, ogni anno vanno al cimitero di Colón e piangono... piangono per un dolore mai sopito, piangono i loro cari: figlie e figli, mariti e mogli,   sorelle e fratelli... l’atmosfera è cosi colma di dolore amaro e profondo che mi è stato impossibile fare un’intervista.

Quei morti chiedono giustizia, la reclamano!

Basta con la libertà di uccidere concessa dagli Stati Uniti ai suoi terroristi!

Persino il quotidiano L’Unità,  fondato da Antonio Gramsci, da Leonetti, che si stanno rivoltando nelle  tombe per lo sdegno, ha negato la pubblicazione della notizia dell’indulto concesso a quattro terroristi e assassini! Che vergogna per il giornale che era del Partito Comunista italiano, del Partito di Togliatti e Berlinguer!  Come possono guardarsi allo specchio il direttore di questo giornale e chi con lui ha deciso di tacere una realtà così violenta, internazionalmente dolorosa e  tragica!

73 morti bruciati vivi, bambini, donne e ragazzi, tutti innocenti, sono stati ammazzati dalle bombe infami di quei terroristi e dei loro mandanti e chi tace è loro complice!























Alla radio cubana in questi giorni come tutti gli anni viene trasmessa la registrazione delle ultime parole registrate gridate da uno dei  piloti dell’aereo e poi il silenzio...

Un aereo, il Cariwest 650 ascoltò l’ultimo grido disperato del pilota: “Vai verso l’acqua Felo! Vai verso l’acqua!” e chiese se potevano aiutare ma rispose solo il silenzio.

Poi uno yacht si avvicinò a un punto del mare nelle acque territoriali di Barbados e i suoi passeggeri videro che sull’acqua galleggiavano resti di corpi umani, un berretto dell’equipaggio, vestitini di un neonato, il contenitore di una spada, alcuni cuscini dell’aereo, estintori, delle borse... tutto  era annerito e come una croce in mezzo a quei poveri resti c’era anche una spada...

Freddy Lugo e Herman Ricardo sono stati gli autori materiali dell’attentato: loro hanno messo le bombe e Luis Posada Carriles è stato l’organizzatore pagato dalla CIA e dalla mafia di Miami, i mandanti.

I corpi di 73 persone giacciono sul fondo del mare e reclamano giustizia.

Gli Stati Uniti proteggono i terroristi e sono colpevoli quanto loro. I governi degli Stati Uniti sono colpevoli di tutte le azioni di terrorismo che hanno portato lutti e lacrime infinite a Cuba e anche in molti altri paesi.

Chi tace è complice e colpevole!

I Cinque Eroi cubani prigionieri dell’impero lo hanno detto e dichiarato e fatto sentire chiaramente nei loro interventi alla fine di un processo manipolato e vergognoso con una giuria corrotta che li ha condannati a pene ingiuste e incredibilmente pesanti ... Adesso i Cinque aspettano giustizia, come Fabio di Celmo nella persona di suo padre Giustino e di tutti gli amici,

un’altra vittima degli ultimi anni di Posada Carriles.

Tutta Cuba sta aspettando la decisione sul processo di appello per i Cinque, perchè si deve fare giustizia per chi ha lottato contro  l’esecuzione di azioni di terrorismo, i 73 morti di Barbados aspettano che si faccia giustizia, Fabio e Giustino e tutti noi aspettiamo che si faccia giustizia per le migliaia di morti a Cuba! 

E l’avremo, uno di questi giorni l’avremo e i colpevoli pagheranno tutti... i Cinque ritorneranno a Cuba e i morti finalmente riposeranno in pace e le lacrime non saranno più così brucianti.

Un mondo migliore è possibile!    



Non solo un crimine contro Cuba ma contro l’umanità...


Il 1976 fu un anno angoscioso per Cuba, con una serie di attentati che si susseguirono inesorabilmente.

Il 6 aprile furono attaccate due barche da pesca e fu ucciso un pescatore.

Il 12 aprile fu collocata una bomba nell’ambasciata cubana di Lisbona e morirono due diplomatici cubani nel sabotaggio.

Il 5 giugno i terroristi misero una bomba nella sede della missione di Cuba a Washington, che provoco notevoli danni materiali.

Il 9 luglio una potente bomba esplose nel container  che conteneva i bagagli di un aereo della Cubana  che percorreva la rotta Kingston - L’Avana. La bomba fortunatamente non esplose nell’aereo per un ritardo imprevisto.

Il 10 luglio esplose un ordigno negli uffici della British West Airway che rappresentava la Cubana de Aviación e lo stesso accadde il 21 luglio negli uffici della AIR a Panama.

Il 23 luglio tre terroristi della organizzazione terrorista CORU cercarono di sequestrare il console cubano di Merida, in Messico, e uccisero un tecnico cubano. Un altro criminale - tutti avevano passaporto degli Stati Uniti - aveva previsto di sabotare l’Ambasciata cubana a Città del Messico.

Il 9 agosto esplosero due bombe negli uffici della Cubana, situati a Buenos Aires.

ll 18 agosto esplosero altre due bombe negli uffici della Cubana a Panama.

Il 6 ottobre esplose l’aereo in volo nel cielo di Barbados... e si sa perfettamente chi organizzò l’attentato e chi pagò per l’attentato: Posada Carriles e Orlando Bosh, due tra i responsabili, che hanno sempre viaggiato tranquillamente tra gli USA, l’America Latina e la Centrale, protetti della CIA.


Posada Carriles, Bosch e altri criminali vivono ricchi e liberi a Miami.


Tutti i familiari delle 73 vittime con amici e conoscenti si riuniscono nel cimitero di Colón, il 6 ottobre di ogni anno, là dove ci sono le tombe senza nemmeno i poveri resti.

Sono pochi coloro che trattengono le lacrime di un dolore eterno, mai placato e le poche parole che si odono sono interrotte dai singhiozzi.

In tutti questi anni  si è chiesto giustizia a un governo, senza mai ottenerla. Cuba non vuole vendetta: Cuba che conosce sulla pelle ogni genere d’attentato terroristico, chiede giustizia per i suoi morti innocenti, come la chiede Giustino di Celmo per suo figlio Fabio, ucciso da una bomba posta da un mercenario pagato da Posada Carriles. 

Quando il rappresentante cubano presso le Nazioni Unite, dopo l’attentato  cercò di chiedere giustizia, un arrogante e cinico ambasciatore degli Stati Uniti dichiarò: “Non perdiamo tempo con queste sciocchezze”, e quelle parole bruciano ancora come il fuoco.

Sono 57 le famiglie cubane distrutte da quell’attentato, assieme a 5 coreane e 11 della Guyana.
Sull’aereo c’era la squadra giovanile di scherma cubana, campione del centro america, tutti ragazzi di venti anni e anche meno, pieni di vita e di sogni.
I terroristi devono pagare per tutti questi anni di lacrime. Hanno un immenso e impagabile debito con Wilfredo, con Belkis, con  Ileana e con tutti i bambini reso orfani dalla vile crudeltà dell’impero e dei suoi mercenari. 


Come ha dichiarato Fidel: “Quando un popolo energico e virile piange, l’ingiustizia trema”!  
Luis Posada Carriles